17 agosto 2006

I padri e le suore Rosminiani


Il grande pioniere di Maracaibo fu padre Gattoni Cordoba Giuseppe, conosciuto come padre José, un prete figlio di italiani emigrati in Buenos Aires e che i superiori dei Rosminiani inviarono a Maracaibo. Il 20 agosto 1958 è la data storica di questo servizio di assistenza agli italiani. All’inizio le attività si svolgevano in località periferiche poi si stabilirono in Maracaibo.
Il lavoro di padre José si spense nel 2000 e la sua opera stimata da tutti gli valse il privilegio di essere sepolto nella grande chiesa, lo saranno anche tutti i Rosminiani che termineranno la loro esistenza terrestre qui a Maracaibo.
Oggi padre Felice Muratore, classe 1942, continua l’opera. E’ originario di Vibo Valenzia. Ha una grande passione per l’insegnamento e con la calma e la pazienza che si percepiscono anche dalla sua parlata moderata e per nulla concitata coordina una montagna di impegni e attività. La sua fedeltà conta già 35 anni di buon servizio.
Padre Renzo Forti si aiuta con un bastone a sostegno della sua rispettabile età che tocca la cifra di 83. E’ originario del trentino e ha dedicato l‘intera vita a questo luogo. Arrivò a Maracaibo nel 1964 e la sua dinamica presenza è testimoniata dalla parte di targhe celebrative delle centinaia e centinaia di allievi che guadagnarono il diploma in questo collegio prestigioso. Ora è contento di offrire un servizio di sostegno a “metà tempo” come ama dire così che si possa dire che per gli italiani di Maracaibo c’”il lavoro di una persona e mezza.
Non si capirebbe la mole del lavoro svolto se si escludessero le suore. Fu pioniera Suor Tranquillina che ormai non scende più dalla sua stanza ed ha raggiunto la venerabile età di 93 anni. Arrivò insieme a padre Renzo e fu un’altra pioniera soprattutto per il colleggio e le attività educative. Oggi c’è Suor Angela di origine piacentina che è la direttrice didattica per le classi dell’infanzia. Suor Marisa, di origine colombiana, fa parte della comunità religiosa ed opera nella scuola e nella pastorale assicurando una attività di catechesi e di assistenza a chi è nel bisogno.
La casa delle suore è grande e svolgeva un servizio di noviziato fino a raggiungere 7 novizie. Poi la crisi la svuotò lasciando il peso di una animazione vocazionale sempre più difficile.