17 agosto 2006

Valencia



Il grande lavoro dei laici volontari per la solidarietà

Una città da un milione e 720 mila abitanti con diverse attività produttive ed un forte sviluppo agricolo.
La missione cattolica italiana fu aperta nel 1975, allora chiamata il “Bucaneve” ed era il primo punto di riferimento per gli oltre 10.000 italiani che vi si trovavano.
Oggi la missione italiana allargata inseguito ai portoghesi è divenuta parrocchia di san Antonio. Una grande e bella chiesa che con il suo rivestimento di mattoni si nota a distanza per il campanile che si eleva solenne.
La chiesa è arricchita da molti affreschi opera di Francesco Santoro che sta ultimando il ciclo di affreschi sul beato Scalabrini. La sua presenza in loco ha favorito un ricco insieme di attività sociali e artistiche.
Insieme a padre Miguel Pan, italiano nato in brasiliano , è il coordinatore di un buon gruppo di laici scalabriniani che operano nell’accoglienza dei più poveri. Con l’aiuto di molte istituzioni sostengono le famiglie emarginate del barrio e prestano ascolto ai numerosi che si avvicinano al centro: solitudine, impossibilità di assolvere spese sostenute, impossibilità di acquistare alimenti di prima necessità, spese per medicamenti o visite sanitarie. Mostrano alcuni falconi pieni di relazioni e schede che illustrano gli interventi ed il sostegno attuato.
Stanno ultimando un progetto molto impegnativo e che presto entrerà in funzione:hanno costruito e stanno attrezzano un vero centro sociale di accoglienza dove, oltre ad un pasto le persone possono trovare il servizio più prezioso che oggi diventa impossibile ottenere per chi non ha soldi: quello sanitario.
In vari locali si stanno piazzando macchinari vari che serviranno per visita e gli interventi base in ginecologia, odontoiatria, medicina generale. I volontari hanno stipulato convenzioni con medici che sensibili e preparati assicurano una presenza adeguata.
La presenza di un artista che non ha smesso la sua opera artistica di creazione, ha favorito l’opportunità di un corso artistico.
Con il sostegno del comune si realizzano diversi atelier teorici-pratico per i giovani della città. E’ diventata un’occasione di formazione anche umana e di solidarietà, poiché quanto realizzano gli allievi viene messo in vendita ed il ricavato finanzia l’attività del centro sociale.

Alla sera ci si ritrova presso il Centri italo-venezuelano dove il Presidente del Comites e di molte altre associazioni hanno organizzato una riunione per creare la possibilità di un incontro ed uno scambio di opinioni.
Attorno ad un tavolo rotondo nella sala di giunta del consiglio con la conduzione di Francischiello Nicola membro della giunta e responsabile della cultura partecipano diversi rappresentanti di associazioni. Segnaliamo Giacobbe Franca coordinatrice di un gruppo di giovani che partecipano fedelmente alla “tendopoli”, attività di formazione e di incontri tra giovani attraverso campi dove la spiritualità e l’amicizia sono le componenti maggiori, Astarita del comitato assistenza, Elisabetta Auteri avvocato e presidente dell’associazione siciliana che si mobilità in particolare per assistere gli italiani che si recano in Italian per gli interventi chirurgici che altrimenti sarebbero insostenibili in Venezuela, e Spina Franco fedele realizzatore dle programma radiofonico per la collettività italiana che va in onda ogni giorno sulla Radio locale.


40 anni di matrimonio con piena soddisfazione
Gli amici degli amici sono anche nostri amici. Un adagio che va bene quando un amico che si è fatto disponibile per accompagnarci a Valencia costruisce un’ottima mediazione perché si possa condividere una abbondante colazione a base di frutta, specialità campane, cappuccio e dolcetti squisiti.
E’ il caso di una coppia che festeggia i quarant’anni di matrimonio e pur continuando la vita solita di ogni giorno manifestano un piacere immenso nel ricevere amici che vengono dall’Italia.
Una famiglia profondamente religiosa, i parroci e vescovi del paese natio sono di casa da loro.
Boniello Tomaso proviene da S. Giorgio del Sannio ed è un pioniere con la moglie Teresa Premoli.
Cominciarono molti anni fa in Valencia e con coraggio iniziarono una piccola officina di carrozzeria. Soprattutto i mezzi pesanti sono la loro specialità e con la passione per il lavoro che li contraddistingue l’esperienza e la professionalità diventano grandi. La famiglia cresce e nascono tre figli Vincenzo e Angelo che lavorano con il padre e ormai sono sempre più protagonisti della gestione imprenditoriale e Massimiliano che ha preferito una attività in proprio. Hanno ormai la propria famiglia e i nipoti non mancano di far festa ai nonni.
Vogliono staccare dal lavoro e così hanno costruito una casa colonica in aperta campagna a 30 chilometri da Valencia.
Qui ci trovano gusto alla coltivazione di legumi e all’allevamento di animali da cortile.
In questi giorni, con loro, c’è anche la nonna Giovanna Dell’Acqua che per un mese è assistita dalla figlia, poi ritornerà in Italia accudita dagli altri figli.