22 agosto 2006

Brasil, Jandira

La gioiosa vicinanza a dei religiosi italiani impegnati nella diocesi di Jandira, emigranti al servizio dei brasiliani per testimoniare loro fede e servizio

L’arrivo a San Paolo di Brasile appare fin dal primo momento piu’ rassicurante rispetto all’esperienza venezuelana. Si respira un clima di maggiore sicurezza e all’aeroporto si trovano disponibili i carelli per i bagagli, cosa impossibile negli scali venezuelani. Troviamo ad accoglierci alle ore 03.30 del mattino!, un simpatico padre brasiliano, Wagner Rufino dei Padri della Sacra Famiglia di Martinengo in Bergamo. Con lui Andrea, uno stagista milanese che trascorre un periodo di formazione pedagogica ospite dei religiosi bergamaschi. Sono proprio le scuole l’impegno piu’ grande di questa comunità religiosa che risiede appena fuori la cinta della grande città di San Paolo, a Jandira. Assieme al superiore padre Wagner, ci accolgono altri due confratelli, padre Daniele Busetti e il parroco padre Ricardo Bravi. Una casa accogliente dove in ogni angolo si denota la fedeltà al carisma della fondatrice, santa Elisabetta Cerioli e si vive un clima comunitario molto fraterno, di grande apertura al terriorio e ai bisogni della popolazione. Gente di ceto medio-basso, ma con ampie sacche di povertà. Il soggiorno serve per una sosta di sintesi e rilettura del lavoro fatto in Venezuela, ma anche per stare assieme a dei religiosi italiani che pur non avendo in carico una missione cattolica italiana, si fanno notare per la grande disponibilitá sul territorio, dove incontrano anche alcuni italiani. Il loro prezioso lavoro viene avvalorato da una calorosa visita alla casa da parte di mons. Ercilio Turco vescovo titolare della diocesi di Osasco, che a pranzo si documenta su tante cose relative all’emigrazione italiana, il suo nome di famiglia tradisce antiche origini italiche. Ci parla anche della pastorale della sua Diocesi, fatta di annuncio e di vicinanza alla gente. D’altro canto i padri della Sacra Famiglia gestiscono due scuole con oltre 600 ragazzi, con un’organizzazione scolastica efficiente ed evoluta, assieme a personale laico professionalmente capace e disponibile a lunghi turni di lavoro per consentire la custodia dei ragazzi dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Testimonia l’affetto della città ai religiosi e agli ospiti il simpatico sindaco locale, che viene chiamato prefetto, Paulo Enrique Barjud che conosce bene l’Italia per verla recentemente visitata.
A San Paolo di Brasile ai campionati del Mondo hanno tifato per l’Italia e ce lo dicono al nostro arrivo; tiferanno anche per cio’ che chiedermo in termini di fede e di italianitá?