06 agosto 2006

UCEMI saluti del Presidente



Il Presidente Adriano Degano invia una lettera ed un saluto.

Agli Enti ed Associazioni aderenti o simpatizzanti dell’UCEMI del Venezuela, Brasile, Argentina, Cile, e per conoscenza alle Associazioni di Connazionali all’Estero

Cari amici,

la Chiesa cattolica italiana intende mantenere con gli emigranti italiani uno stretto rapporto di condivisione sia per quanto riguarda la comune appartenenza ecclesiale, sia per quanto attiene i sentimenti di italianità.

La Fondazione Migrantes, attraverso le Missioni Cattoliche italiane, è riuscita fino ad ora a garantire la presenza di sacerdoti italiani in mezzo gli emigranti assicurando una pastorale adatta per coloro che hanno dovuto lasciare la loro Patria in cerca di fortuna all’estero.

Accanto ai missionari sono sorte anche diverse associazioni di laici, che con le capacità e l’autonomia loro proprie, hanno da un lato favorito l'integrazione dei nostri connazionali nei Paesi di emigrazione, mantenendo dall’altro vive le peculiarità della cultura, della storia, della lingua e delle tradizioni italiane.
Con il trascorrere degli anni molte cose sono cambiate: le prime generazioni di emigranti si sono ormai integrate e le nuove generazioni vivono ormai nei Paesi di accoglienza alla pari di quanti sono da sempre sul posto.

Tutti però avvertono la necessità di mantenere un collegamento con la Patria d'origine, taluni a livello puramente nostalgico, altri sotto forma di iniziative culturali o sociali. In ambedue i casi, le radici cristiane formano l’elemento costitutivo sul quale si regge il nostro associazionismo d’ispirazione cristiana.

La diminuita presenza dei sacerdoti provenienti dall'Italia, per la scarsità di vocazioni, aumenta la responsabilità dei laici che, attraverso le loro associazioni, devono da un lato esprimere il loro attaccamento alla Patria d'origine e dall'altro dimostrare piena appartenenza alla Patria d’accoglienza, sia come bravi cittadini sia come bravi cristiani.

Le associazioni diventeranno perciò ancora più indispensabili, poiché su di loro graveranno notevoli compiti organizzativi e di rappresentanza di interessi e di diverse esigenze, anche spirituali, un tempo curati con grande capacità, ma anche con notevoli sacrifici, da parte dei sacerdoti.
Con questi sentimenti, la Chiesa italiana si appresta a vivere in ottobre a Verona il proprio convegno nazionale, nel corso del quale definirà la presenza ecclesiale in Italia e nelle comunità italiane all’estero per il prossimo decennio, al quale non potrà mancare anche il parere degli emigranti .

Dal punto di vista politico ed istituzionale, lo scorso mese di aprile si sono tenute le elezioni per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica, alle quali hanno votato anche i gli italiani all’estero. Si è trattato di un riconoscimento tardivo dei diritti degli emigranti, ma il ruolo degli eletti è stato e decisivo per qualsiasi scelta di governo presente e futura. Questo, a riprova dell'importanza che il Paese attribuisce ai propri emigranti.

L'elezione di dodici deputati e di sei senatori in rappresentanza degli emigranti non significa però, come già accennato, il venir meno dell'importanza delle associazioni. Esse sono e rimangono il tessuto vivo, continuo ed insostituibile della vita sociale degli nostri connazionali all’estero.

I Parlamentari nella loro esiguità numerica, anche se qualitativamente importanti e perfino decisivi per la formazione del Governo nazionale, rappresentano però interi Continenti, contrassegnati da distanze immense; non di certo potranno però sostituirsi all’attivismo e alla capillarità costituita dalle associazioni. Tra queste, l’UCEMI si sente prima di tutto portavoce di quelle ad ispirazione cristiana, ma nello stesso tempo desidera collaborare con tutte le altre, di qualsiasi estrazione, con particolare riguardo a quelle legate alle diverse regioni le città italiane, a quelle devozionali, culturali, sportive, combattentistiche e d'arma.
Non intende in alcun modo sovrapporsi ad alcuno, ma solo concorrere in termini di coordinamento e di rappresentanza, per far sì che l'associazionismo continui ad operare e che la voce delle associazioni e dei nostri connazionali abbiano adeguato ascolto a livello istituzionale, all'estero e in Italia.

Le varie trasformazioni di questi ultimi decenni impongono anche a noi diverse modalità operative, sia per le ragioni sopra esposte, sia per altre facilmente intuibili.

Per questo motivo, Migrantes ed UCEMI stanno facendo visita a tutti gli ambienti d’estrazione italiana che operano nel Mondo. Abbiamo già visitato l'America del Nord e l'Australia e continuiamo i nostri incontri con le altre comunità ovunque esse siano presenti.

Dal 7 al 31 agosto p.v. una nostra delegazione visiterà, come da programma allegato, il Venezuela (7-13 agosto); il Brasile (14-20 agosto); l'Argentina (20-27 agosto e il Cile (28-31 agosto).

Si tratta di un viaggio assai laborioso, animato dall'unico intento di potenziare la nostra presenza ecclesiale e laicale, creando nuovi collegamenti, anche attraverso le attuali forme di comunicazione evoluta.

Nelle varie città visitate, comprese nell'elenco allegato, le Missioni Cattoliche, i COMITES e le altre organizzazioni dell’emigrazione, programmeranno momenti di incontro, ai quali è vivamente sollecitata la presenza di rappresentanti degli enti aderenti all’UCEMI, nonché di tutti gli altri sodalizi dei nostri connazionali.

Prendete perciò contatto con tali organismi, per conoscere la data degli incontri e per garantire la presenza di una vostra adeguata delegazione. Inoltre, i dettagli della visita, saranno pubblicati sul nostro sito Internet http://www.ucemi.it/ in corso di allestimento, che vi preghiamo di visitare non solo in questa occasione ma anche nel futuro, inviando altresì delle comunicazioni ed informazioni sulla vostra attività agli indirizzi di posta elettronica indicati sul sito medesimo.

Grazie per la collaborazione e cordiali saluti, accompagnati dall'augurio di buono e proficuo lavoro.


Il Presidente (dr. Adriano DEGANO)







U C E M I
UNIONE CRISTIANA ENTI TRA E PER I MIGRANTI ITALIANI
Aderente alla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana
ROMA

VENEZUELA prima tappa

La prima tappa del viaggio di visita alle comunità italiane nel sud America è il Venezuela.

Fonte dei dati " Guida del mondo , il mondo visto da sud" (2003-2004) EMI

Popolazione:
23.706.000 (1999)
Superficie: 912.050 Kmq
Capitale: Caracas
Moneta: Bolívar
Lingua: Spagnolo.

Il paese è composto da tre regioni naturali. Nel nord e nell’ovest vi sono le Ande e altre catene montuose; vi sono alte montagne anche nel sud. Nel centro, le pianure dell’Orinoco offrono superfici adatte all’allevamento. Nel sud-est, antichi altipiani di roccia e arenaria si estendono fino ai confini del Brasile e della Guyana, formando la Guyana venezuelana, un’area poco abitata, ricca di fitte foreste, savane, fiumi e particolari formazioni geologiche, i “tepuyes” (montagne dalla sommità piatta) e le strane “sarisarinama” (burroni). La maggior parte della popolazione vive sui monti del nord. Sulla costa si trovano le pianure ricche di petrolio di Maracaibo e del Golfo di Paria. Il Venezuela produce petrolio, minerale di ferro, manganese, bauxite, tungsteno, cromo, oro e diamanti. I principali problemi ambientali sono la deforestazione e il degrado del suolo. Inoltre, la mancanza di impianti di depurazione dell’acqua nei grandi centri urbani e industriali ha provocato un aumento dell’inquinamento dei fiumi e del Mar dei Caraibi.
Popolazione: I venezuelani discendono dall’integrazione dei popoli indigeni con gli afro-caraibici e i coloni europei. I nativi non raggiungono il 7% della popolazione, così come i discendenti degli schiavi africani. Vi è invece un gran numero di immigranti, in particolare colombiani.

Religione: Cattolica (92,7%).
Lingua: lo Spagnolo è la lingua ufficiale e predominante; sono parlate anche 31 lingue locali.
Partiti politici:
Polo Patriottico, guidato da Hugo Chàvez. Azione Democratica (AD), membro dell’Internazionale Socialista; Partito Cristiano Sociale (COPEI), membro dell’Internazionale Democristiana; Movimento Verso il Socialismo (MAS), fondato nel 1970; Causa Radicale; Convergenza, creato nel 1993 da correnti democristiane scissioniste; Movimento Elettorale del Popolo (MEP); Partito Comunista Venezuelano (PCV); Nuova Generazione Democratica, legata all’Internazionale Liberale; Integrazione, Rappresentanza, Nuova Speranza (IRENE), fondato nel 1997 dal sindaco di Chacao, l’indipendente Irene Saez.Organizzazioni sociali: Confederazione Venezuelana dei Lavoratori (CTV), principale centrale operaia, controllata da Azione Democratica. Vi sono altre centrali sindacali chiaramente collegate ai partiti politici.

Nome ufficiale:
República de Venezuela.
Divisione amministrativa:
21 stati con autonomia parziale (incluso un distretto federale), 2 territori federali.
Capitale: Caracas, 3.400.000 ab. (1996).
Altre città: Maracaibo, 1.249.670 ab.; Valencia, 1.034.033 ab.; Barquisimeto, 692.600 ab.; Ciudad Guayana, 523.580 ab. (1990).

Governo:
Hugo Rafael Chávez Frias, presidente e capo del governo dal novembre del 1998, riconfermato nell’agosto 2000. Nell'agosto del 2004 fu convocato un referendum per la revoca della presidenza Chàvez, ottenne la vittoria con il 58,2%.
Festa nazionale: 5 luglio, Indipendenza (1811).

DEMOGRAFIA
Popolazione: 23.3706.000 (1999). Crescita annua: 2,7% (1975-97). Stima per l’anno 2015: 30.900.000 (1999). Crescita annua verso il 2015: 1,7% (1997-2015). Popolazione urbana: 86,5% (1997). Crescita urbana: 3,3% (1980-95). Figli per donna: 3 (1998).

SALUTE
Speranza di vita: 73 anni (1998); maschi: 70 anni (1998); femmine: 76 anni (1994).Mortalità materna: 65 su 100.000 nati vivi (1990-98). Mortalità infantile: 21 su 1.000;sotto i 5 anni: 25 su 1.000 (1996). Consumo di calorie giornaliero 2.398 pro capite (1996). Acqua potabile: 79% (1990-98). 194 medici ogni 100.000 abitanti (1993).

ISTRUZIONE
Alfabeti: 91% (1995); maschi: 92% (1995); femmine: 90% (1995). Percentuale degli iscritti alle scuole: Totale scuole elementari: 91% (1990-97); maschi: 90% (1990-97);femmine: 93% (1990-97). Medie: maschi: 33% (1990-96); femmine: 46% (1990-96).Università: 25% (1996). Maestri di scuola elementare: uno ogni 21 scolari (1996).

COMUNICAZIONI
206 quotidiani, 468 radio, 180 televisori e 117 linee telefoniche ogni 1.000 abitanti (1996-97). Libri: 17 nuovi titoli ogni 100.000 abitanti (1992-94).

LAVORATORI
Disoccupati: 10,3 % (1995)Forza lavoro:donne: 34 % (1998); uomini: 66 % (1998). Agricoltura: 12 % (1990)Industria: 27,3 % (1990) Servizi: 60,7 % (1990)ECONOMIAPNL pro capite: $ 3.530 (1998). Crescita annua PNL: -0,4% (1998). Tasso di inflazione annuo: 49,2% (1990-1998). Indice dei prezzi al consumo: 407,2 (1998). Moneta: 547,6 bolívares = $ 1 (1998). Cereali importati: 2.347.907 t (1998). Dipendenza dall’importazione di alimenti: 16% (1997). Uso di fertilizzanti: 1.121 kg per ettaro (1997).Esportazioni: $ 19.030 milioni (1998). Importazioni: $ 19.083 milioni (1998). Debito estero: $ 37.003 milioni; $ 1.592 pro capite (1998). Servizio del debito: 27,4% delle esportazioni (1998). Aiuti ricevuti: $ 28 milioni; $ 1,4 pro capite (1997).

Obiettivi del viaggio

Incontro con gli Italiani in Sud America
viaggio della Migrantes-Ucemi


Incontrare i sacerdoti che operano a fianco degli italiani, conoscere le loro parrocchie, incontrare le istituzioni della Chiesa locale nonché quelle pubbliche italiane: è questo lo scopo del viaggio che don Domenico Locatelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale degli Italiani nel Mondo, si appresta a compiere in Sud America, dal 7 agosto al 1 settembre prossimo. Sarà l’occasione per conoscere anche il grande lavoro che i missionari italiani fanno con i nostri connazionali. Insieme a don Locatelli ci sarà Luigi Papais vice-presidente dell’UCEMI (Unione delle Associazione cattoliche di Emigrazione Italiana). Prima tappa del viaggio sarà il Venezuela; seguiranno Brasile, Argentina e Cile.